..Giappone – informazioni utili per partire tranquilli

Quali documenti servono per entrare in Giappone ? Visti o vaccinazioni ? Valuta ? Ecco una serie di informazioni utili da sapere prima di partire per un viaggio in Giappone.

  1. Documenti di ingresso in Giappone
    Per i cittadini italiani è sufficiente il passaporto elettronico valido per la durata soggiorno. Al momento dell’ingresso nel Paese, occorre essere in possesso anche del biglietto aereo di ritorno. Per i soggiorni che non superino i 90 giorni non occorre visto. I minori devono essere in possesso di passaporto individuale. Per tutte le informazioni dettagliate raccomandiamo comunque di far riferimento alla Ambasciata o Consolato . Per velocizzare e snellire le procedure  di arrivo in Giappone è possibile pre-registrare i documenti necessari per l’ingresso tramite la piattaforma “Visit Japan Web”.
  2. Vaccinazioni
    Non ci sono vaccinazioni obbligatorie per l’ingresso in Giappone.
  3. Fuso Orario
    Durante l’ora solare (dall’ultima domenica di Ottobre all’ultima domenica di Marzo) le ore di differenza tra Giappone e Italia sono 8. Durante l’ora legale invece le ore di differenza sono 7, perchè in Giappone non viene adottata l’ora legale come da noi.
  4. Valuta
    La moneta ufficiale del Giappone è lo Yen (JPY).. Le principali carte di credito sono accettate in tutto il Paese, come le carte bancomat internazionali. E’ però probabile che non vengano accettate dalle banche o potrebbero addebitarti commissioni molto alte. Informati con la tua banca. Il miglior modo per prelevare in Giappone è presso un bancomat giapponese (ATM). I migliori sportelli automatici dove poter ritirare contanti sono i 7-Eleven, facili da usare, sparsi ovunque in Giappone e aperti 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Nelle aree rurali gli ATM potrebbero non accettare tutte le carte, vi consigliamo quindi di avere con voi anche contanti. Inoltre, le piccole attività commerciali prediligono il pagamento in contanti.
  5. Lingua
    La lingua ufficiale in Giappone è il giapponese.
    A differenza dell’italiano, nel giapponese scritto non si usa un alfabeto (se non in particolari casi) ma dei sillabari e un insieme di simboli.
    Esistono due sillabari, l’hiragana e il katakana. Il primo serve per scrivere le parole native giapponesi e le particelle grammaticali e il secondo per le parole di origine straniera. L’hiragana viene inoltre utilizzato per scrivere la lettura dei Kanji (in questo caso si chiama furigama o yomigana).
    Le parole vere e proprie invece si scrivono con i Kanji (simboli importati dal cinese). Quei misteriosi simboli che vediamo e di cui ignoriamo il significato.
    Un giapponese per riuscire a leggere un giornale o un libro deve conoscere circa 2000 Kanji.
    Per fortuna esiste anche il Romaji (i nostri caratteri) e nelle principali città turistiche ci sono anche le indicazioni in caratteri occidentali.
    Visto che per andare in Giappone per turismo non vale la pena imparare una lingua cosi difficile, possiamo contare sull’inglese. Ma fino ad un certo punto. Infatti i giapponesi sanno poco l’inglese e lo parlano con una pronuncia “particolare”. Negli ultimi anni, comunque, il livello di inglese è migliorato, soprattutto presso hotel, stazioni, aeroporti.
  6. Telefono e internet
    I prefissi telefonici sono i seguenti:per chiamare dal Giappone in Italia: prefisso 00, poi il prefisso dell’Italia (39), quindi il numero telefonico completo di prefisso della città incluso lo zero; per chiamare dall’Italia al Giappone: prefisso  00, poi il prefisso del Giappone (81) quindi il numero telefonico. Il Giappone è una delle nazioni più tecnologicamente avanzate al mondo, ma la rete Wi-Fi pubblica non è disponibile in modo capillare in tutto il Paese. La maggior parte delle strutture, compresi hotel e ryokan (locande), offre il Wi-Fi nelle camere e nelle aree comuni. Di solito, invece, caffè e ristoranti non offrono il servizio Wi-Fi gratuito, nonostante possa essere disponibile presso alcune famose catene internazionali. I costi per il roaming applicati dal proprio operatore telefonico nazionale quando si utilizza il cellulare all’estero sono elevati, fino a 3 USD al minuto per le chiamate vocali e l’accesso ai dati. Per fortuna puoi scegliere tra diverse soluzioni per collegarti a Internet in modo economico senza costi di roaming. Inclusi nei nostri tour è incluso il “POCKET  WI-FI”, ovvero un router wi-fi portatile, la soluzione più conveniente per essere sempre connesso.
  7. Corrente elettrica
    La corrente elettrica in Giappone è a 100 volt con frequenze di 50/60Hz. In Italia si usa un voltaggio più alto (220/230V), ma quasi tutti i dispositivi elettronici moderni sono in grado di supportare entrambe le tensioni. Per verificare la compatibilità di un apparecchio, controlla i valori dell’input (corrente in ingresso) che normalmente si trovano stampati vicino all’alimentatore: se c’è scritto “100-240V ~ 50/60Hz” significa che può essere utilizzato senza problemi sia in Italia che in Giappone. Attenzione agli asciugacapelli, che a differenza degli altri dispositivi elettronici di uso comune, spesso non supportano il doppio voltaggio. In Giappone si utilizzano prese di tipo A, con due contatti paralleli piatti, come le prese americane. Raramente si possono trovare anche prese di tipo B, che hanno un contatto aggiuntivo cilindrico per la messa a terra. In alcuni hotel si trovano gli adattatori internazionali per le prese di corrente, ma conviene sempre portarsene uno in valigia, anche perché di solito costano pochi euro ed occupano pochissimo spazio.

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